L’iniziativa si prefigge il duplice scopo di far conoscere al pubblico alcune tra le più preziose raccolte di opere d’arte presenti nel nostro territorio, spesso trascurate, e alcuni tra i più interessanti interventi realizzati dall'Architetto veneziano Carlo Scarpa (1906-1978).

lunedì 24 dicembre 2012

lunedì 3 dicembre 2012

Domenica 16 dicembre
 
VISITA GUIDATA
 
 
nel pomeriggio visiteremo l'Antica Pieve di San Pietro di Feletto
e la Sala dei Battuti presso il Duomo di Conegliano
 
 
 
termine delle iscrizioni mercoledì 12 dicembre
 
 

 
Martirio di San Sebastiano, affresco, Antica Pieve di San Pietro di Feletto
 
 
 
 

 
Sala dei Battuti, presso il Duomo di Conegliano
 
 
 
 
 
Programma della visita guidata
 

venerdì 16 novembre 2012

 
 

  
in preparazione a dicembre ...

... fuori programma!






alla scoperta di alcune meraviglie tra le nostre colline e Conegliano




 

 

 
 
 
 
 

domenica 11 novembre 2012

Visita guidata all'Isola di San Giorgio Maggiore


Domenica 11 novembre: alla scoperta dell’Isola di San Giorgio Maggiore
 
prenotazioni entro il 2 novembre
 
 

Il percorso di visita si articolerà in quattro momenti: in mattinata la visita guidata alla Fondazione Giorgio Cini, alla mostra "Carlo Scarpa. Vennini 1932-1947"allestita nel nuovo spazio espositivo LE STANZE DEL VETRO e alla chiesa di San Giorgio Maggiore. Infine si salirà alla torre campanaria di San Giorgio dalla quale si potrà godere di un’incomparabile vista del bacino di San Marco e della laguna circostante. Nel primo pomeriggio si visiterà la chiesa di San Zaccaria.

 


CARLO SCARPA. VENINI 1932–1947
Visita guidata alla mostra
 
 
 
 

La mostra si articola attorno ad una selezione di più di 300 opere progettate dall’architetto veneziano Carlo Scarpa negli anni in cui operò come direttore artistico per la vetreria Venini (dal 1932 al 1947), alcune delle quali esposte per la prima volta e provenienti da collezioni private e musei di tutto il mondo. All’interno del percorso espositivo è stata inoltre allestita una sala proiezioni per la visione di due filmdocumentari sul rapporto tra la vetreria Venini e Carlo Scarpa.
 
 
 
                                             
 
 
 
Visita guidata alla Fondazione Giorgio Cini
 
 
 
 

La Fondazione Giorgio Cini fu istituita da Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l’Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradata da quasi centocinquant’anni di occupazione militare, di reinserirla nella vita di Venezia e di farne un centro internazionale di attività culturali.

Durante la visita si visiterà il Chiostro dei Cipressi costruito agli inizi del Cinquecento da Andrea Buora; il Chiostro Palladiano ultimato nei primi anni del Seicento su progetto autografo di Andrea Palladio; il Cenacolo Palladiano; lo Scalone del Longhena monumentale accesso alle sale superiori dell’appartamento abbaziale costruito Baldassarre Longhena nel 1643;
 
 
 
 
 

la Nuova Manica Lunga, antico dormitorio benedettino, trasformato in centro bibliotecario; la Biblioteca del Longhena ultimata nel 1671, con le originali librerie in legno e il Labirinto Borges
che l’architetto Randoll Coate progettò in onore del celebre scrittore argentino.
 
 
 

                                 
 

 
 
 
Visita guidata alla chiesa di San Giorgio Maggiore e alla torre campanaria
 
 

 

La Chiesa di San Giorgio venne progettata da Andrea Palladio, la sua costruzione iniziò nel 1566 e proseguì fino alla morte dell’architetto (1580), quindi continuò sotto la direzione di Baldassarre Longhena che la portò a compimento nel 1610.
 
 
 
Visita guidata alla chiesa di San Zaccaria
 
 
 
 
 
 
La chiesa, fondata nel IX secolo, ha subito nel corso dei secoli diversi rifacimenti. La ricostruzione della chiesa, avviata attorno al 1440, fu portata a termine nel 1483-90 da Mauro Codussi. All'interno, tra le numerose opere d'arte, si trova la grandiosa pala di Giovanni Bellini con la Madonna in trono col Bambino, un angelo suonatore e santi (1505). 

 
 

 

 

 


 
 

martedì 9 ottobre 2012

Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

in programma per il mese di novembre:
visita guidata alle bellezze dell'Isola di San Giorgio Maggiore

 
 

 
 
 
 
 
 
 


domenica 7 ottobre 2012

Verona:
alcuni momenti della visita guidata del 7 ottobre



 
nel Museo di Castelvecchio
 
 
 


 
il Duomo
 
 
 
 
 
 
San Fermo Maggiore
 





 
San Fermo Maggiore, chiesa inferiore

giovedì 13 settembre 2012

Verona 7 ottobre 2012


 

domenica 7 ottobre

VERONA
 
VISITA GUIDATA al Museo di Castelvecchio, al Duomo, alla chiesa di S. Anastasia e alla chiesa di S. Fermo Maggiore


 
Verona, Museo di Castelvecchio, interno
 
 
 
Verona, il Duomo, particolare
 
 
 
Verona, Chiesa di Sant'Anastasia, Pisanello, San Giorgio e la principessa
 
 
Verona, Chiesa di San Fermo Maggiore
 
 
 
 
itinerario di visita


 
 piantina di Verona
 
 


Per raggiungere Verona in treno: http://www.trenitalia.com/

Per raggiungere Verona in auto si consiglia di consultare i siti:
https://maps.google.it/maps?hl=it
http://www.viamichelin.it/
 
Per raggiungere il Museo di Castelvecchio:
in autobus 21, 22, 23, 24, 31, 32, 33, 41, 61, 62 ( da Corso Cavour )

in auto si consiglia di parcheggiare:


Parcheggio
indirizzo
disponibilità in
tempo reale
tipologia
capienza
Piazza Cittadella
tel. 045 596500
pagamento
(750 posti)
Via M. Bentegodi 8
tel. 045 8009333
pagamento
(870 posti)
Parking Italia
C.so Porta Nuova 91
tel. 045 8006312
pagamento
Autorimessa Paradiso
Via Paradiso 13/a
tel. 045 8006354
pagamento
Via Ponte Pignolo 6/c
tel. 045 8007921
pagamento
(489 posti)
Piazza Arsenale 8
tel. 045 8303460
pagamento
(230 posti +
220 riservati ai
lavoratori di Borgo
Trento e Ztl)
Parcheggio Metropark
(Stazione FS)
Piazzale XXV Aprile
tel. 045 596938
pagamento
Parcheggio Saba Italia
(Università - Polo Zanotto)
Viale Università, 4
tel. 045 8007921
pagamento
Parcheggi Città di Nimes
(est e ovest)
Amt
Via Città di Nimes
pagamento
(455 posti)
Via dello Zappatore
pagamento
(340 posti)
Via dell'Università
pagamento
(150 posti)
Parcheggio Porta Palio
Stradone Porta Palio
libero
Parcheggio Piazzale Guardini
Piazzale Guardini
libero
Parcheggi Stadio
(3 parcheggi scambiatori)
Piazzale Olimpia
libero
(5.000 posti)
Parcheggio Ex Mercato Ortofrutticolo
(servizio scambiatore)
Viale del Lavoro
pagamento
(comprensivo biglietto bus per il centro)


 
 
 

martedì 11 settembre 2012

Aspettando Verona ...

Dopo la pausa estiva riprendono gli appuntamenti di AndarXarte.
Per l'autunno in programma Verona: il Museo di Castelvecchio e ...





venerdì 25 maggio 2012

Alcuni momenti della visita guidata del 27 maggio



 
La Fondazione Querini Stampalia
 
 
 
 
 
 
Il Negozio Olivetti

lunedì 23 aprile 2012

domenica 27 maggio: VENEZIA!
VISITA GUIDATA alla PINACOTECA QUERINI STAMPALIA e al NEGOZIO OLIVETTI

Fondazione Querini Stampalia


Negozio Olivetti

sabato 24 marzo 2012

24 marzo 2012
 
 
Un momento della visita al Museo Canova

 
 
 
 
Il complesso Brion
 



 


lunedì 12 marzo 2012

"In questo luogo, Scarpa, non si è limitato a costruire un’architettura ammirevole. È come se uno scrittore, contemporaneamente, quasi con due mani indipendenti, scrivesse il suo testo e un sapiente
commento o una lucidissima prefazione".
(tratto da G. Mazzariol, G. Barbieri, Vita di Carlo Scarpa, in Carlo Scarpa. Opera completa, a cura di F. Dal Co - G. Mazzariol, Milano 1984, p. 21)



  





foto Silvia Longhi
http://www.silvialonghi.it/


 "Questo è l’unico lavoro che vado a vedere volentieri, perché mi sembra di aver conquistato il senso della campagna, come volevano i Brion. Tutti ci vanno con molto affetto, i bambini giocano, i cani corrono,bisognerebbe fare tutti i cimiteri così".


(tratto da “Mille Cipressi”, conferenza tenuta da Carlo Scarpa a Madrid 1978)





foto Silvia Longhi
http://www.silvialonghi.it/


L'architettura narrativa di Carlo Scarpa

In Scarpa "si sintetizzano atteggiamenti (...) di una incredibile antichità, prima che medievale (...) di una incredibile moderintà (lui che fu capace, in una tomba nella campagna di Treviso, di condensare le città, i continenti, le epoche, in una architettura che è già, in sè, la propria meta - architettura, l'analisi compiuta del proprio stesso testo". (tratto da G. Mazzariol, G. Barbieri, Vita di Carlo Scarpa, in Carlo Scarpa. Opera completa, a cura di F. Dal Co - G. Mazzariol, Milano 1984, p. 16)



foto Silvia Longhi
http://www.silvialonghi.it/


domenica 19 febbraio 2012

Memoriae Causa. Carlo Scarpa e il complesso monumentale Brion


San Vito d’Altivole (TV), Tomba monumentale Brion 1969-78
“Una persona era morta, in Italia, la famiglia voleva onorare il merito di un uomo venuto dal popolo, noi diciamo dalla gavetta e che, col suo lavoro, era diventato una persona importante (…) A me bastavano cento metri quadrati, invece sono duemila e duecento metri quadrati. Però il proprietario deve ben costruire un muro di cinta! (…) Allora ho fatto la cosa che avete visto. Ho deciso di mettere qui la tomba, i sarcofagi, come si potrebbe dire. Per la tomba, il posto al gran sole, allora qui: visione-panorama. L’uomo morto chiedeva di essere vicino alla terra, perché è nato in questo paese. Allora io ho pensato di costruire un piccolo arco, che chiamerò arcosolium (arcosolium è un termine latino dei primi cristiani). Nelle catacombe, le persone importanti o i martiri venivano seppelliti con una formula più costosa, si chiamava arcosolium: non è altro che un semplice arco, così. E’ bello che due persone che si sono amate in vita si pieghino l’una verso l’altra per salutarsi dopo la morte. Non potevano essere dritti perché è la posizione dei soldati. Questo diventava arco, diventava ponte: ponte in cemento armato, arco in cemento armato sarebbe rimasto un ponte: per non avere questa sensazione di ponte bisognava decorarlo, dipingerne la volta. Invece ho messo il mosaico, che è nella tradizione veneta, interpretata a mio modo, che è un modo diverso. Il grande viale dei cipressi che porta al cimitero è nella tradizione italiana: è un percorso. Gli architetti sono pieni di percorso. Questo percorso è chiamato propilei, vuol dire porta in greco, entrata, questo è il portico. Si comincia da qui: questi due occhi sono la visione. Per questo il terreno era troppo grande, intanto è diventato (…) prato. Per giustificare il grande spazio, ho pensato che sarebbe stato utile un piccolo tempietto per fare funebre, funerale è una parola orribile! Ancora troppo grande; allora abbiamo rialzato il terreno perché io possa vedere fuori. Da qui posso veder fuori e da fuori non si può vedere niente. E allora: tomba, familiari, parenti, tempietto, altare. Dal paese si arriva per un ingresso speciale, la chiesa, il funerale, poi il cimitero del paese la cappella: questa appartiene a tutti, il terreno è del demanio. La famiglia ha soltanto il diritto di essere sepolta. Qui un percorso privato fino a un piccolo padiglione sull’acqua, unica cosa privata.
Questo in sintesi, è tutto. Il luogo dei morti ha il senso di un giardino: del resto i grandi cimiteri americani del XIX secolo a Chicago sono dei grandi parchi. (…) Ho voluto però rendere il senso naturale del concetto di acqua e prato, di acqua e terra: l’acqua è sorgente di vita”. (tratto da P. Duboy, Scarpa/Matisse: cruciverba, in Carlo Scarpa. Opera completa, a cura di F. Dal Co – G. Mazzariol, Milano 1984, pp. 170-171)

giovedì 26 gennaio 2012

Sabato 24 Marzo 2012 - POSSAGNO

Il primo appuntamento è previsto per sabato 24 marzo a Possagno. Nel pomeriggio, guidati dalla Dott.ssa IRENE SAMASSA, si visiterà la Gipsoteca  che raccoglie i modelli originali delle sculture, i bozzetti in terracotta, i disegni e i dipinti di Antonio Canova (1757-1822). Realizzata nel 1836 per volere di Giovanni Battista Sartori, fratellastro del Canova, essa è un vero e proprio mausoleo, un tempio eretto alla memoria del grande scultore veneto. La struttura venne danneggiata durante i due conflitti mondiali e riallestita solo nel 1957 per volere della Soprintendenza ai Monumenti del Veneto che incaricò l’architetto Carlo Scarpa di progettare un nuovo spazio espositivo. Obiettivo del progetto era quello di valorizzare tutto il patrimonio canoviano non ancora esposto, e giacente in deposito, e di predisporre un’opportuna esposizione per i bozzetti in gesso e terracotta. All’interno di una struttura semplice, incredibilmente asciutta e piena di luce, Scarpa dispone coreograficamente i capolavori canoviani. Nel corso della visita si accederà all’Archivio, in cui si conservano i documenti riguardanti il soggiorno romano di Canova, il carteggio relativo alla restituzione delle opere d’arte trafugate da Napoleone e riportate in Italia grazie all’intervento determinante dello scultore, incaricato da Papa Pio VII. Altrettanto importante è la documentazione relativa alle vicissitudini delle opere durante i due conflitti mondiali. Lasciato il Museo Canova la visita proseguirà a San Vito d’Altivole (TV) per scoprire un altro intervento realizzato da Carlo Scarpa tra il 1969 e il 1978: la tomba monumentale per i Signori Brion. Il monumento sarà introdotto dall'Ing. PAOLO BORIN.

Come raggiungere la Gipsoteca Canoviana a Possagno