In Scarpa "si sintetizzano atteggiamenti (...) di una incredibile antichità, prima che medievale (...) di una incredibile moderintà (lui che fu capace, in una tomba nella campagna di Treviso, di condensare le città, i continenti, le epoche, in una architettura che è già, in sè, la propria meta - architettura, l'analisi compiuta del proprio stesso testo". (tratto da G. Mazzariol, G. Barbieri, Vita di Carlo Scarpa, in Carlo Scarpa. Opera completa, a cura di F. Dal Co - G. Mazzariol, Milano 1984, p. 16)
foto Silvia Longhi http://www.silvialonghi.it/ |
Nessun commento:
Posta un commento